Perché il bullo ha bisogno di essere aiutato?
E ha bisogno di aiuto. Generalmente e contrariamente all'idea comune il bullo ,mostra un basso livello di autostima, è insicuro: per questo avverte il bisogno di sentirsi rispettato altrove, non sa distinguere la stima dalla paura.
Dove è nato il bullismo?
Il fenomeno del bullismo è stato studiato per la prima volta nel 1978 in Norvegia; 9 anni dopo, nel 1987, il termine bullismo appariva in molte riviste scientifiche. Sebbene questo fenomeno sia stato notato e “scoperto” negli anni '70 non si deve credere che sia nato in quegli anni. Tenendo conto di questo, cosa dicono i bulli? Frasi come: “Sei stupido!”, “Sei ritardato!”, “Sei grasso!”, “Sei talmente cretino che nessuno vuole stare con te!”, “Che puzza!
Perché si dice bulli?
Etimologia incerto, ma probabilmente dall'alto tedesco: bule amico intimo - accezione che, discendendo l'Italia da Venezia verso Roma, si è avvicinata, specie attraverso la letteratura, al giovane prepotente, al bellimbusto. Tenendo presente questo, cosa si può fare per aiutare un bullo? Come aiutare il bullo?
- Diamo indicazioni precise. «Il genitore è responsabile dell'educazione.
- Riorganizziamo la sua vita.
- Facciamogli chiedere scusa, deve metterci la faccia.
- Parliamo.
- Individuiamo le ragioni che l'hanno spinto a cercare la notorietà.
Allora, cosa dire a un bullo?
Fa degli esempi: se un bullo dice a un ragazzino “i tuoi vestiti fanno schifo?” anziché arrabbiarsi, Brooks consiglia di dire “Grazie di avermelo fatto notare, non ero infatti molto convinto”. Se invece ci si arrabbia, o si risponde male, si ha la reazione voluta e cercata dal bullo, che continuerà ad infierire. Come si può aiutare chi subisce atti di bullismo? Ci sono diverse cose che i genitori possono fare per aiutare i loro figli contro il bullismo:
- Agire con delicatezza. «È molto importante che i genitori aiutino i loro figli intervenendo con delicatezza.
- Instaurare una comunicazione affettiva.
- Non fare da soli.
- Avere un atteggiamento collaborativo.
- Rivolgersi a degli esperti.
Riguardo a questo, cosa possono fare i genitori contro il bullismo?
Cosa deve fare il genitore? Fondamentalmente “esserci per il proprio figlio” aprirsi al dialogo rispettando il silenzio e i tempi del ragazzo. Quando un genitore teme che il figlio sia soggetto ad atti di bullismo è indispensabile mantenere aperto il dialogo. Quando inizia il bullismo? Il bullismo interessa soprattutto bambini e ragazzi (sia maschi che femmine) dai 7 ai 18 anni, andando a toccare gli anni delle scuole elementari, medie e superiori. Si caratterizza per provocazioni e violenze verbali e fisiche perpetrate a danno di uno stesso soggetto e per un periodo di tempo più o meno prolungato.
Come affrontare il bullismo nella scuola primaria?
Se si sospetta che il proprio figlio sia vittima di bullismo la prima cosa da fare è assicurargli che non è solo ma ha il vostro appoggio, parlarne con le insegnanti quanto prima e accertarsi che vengano presi provvedimenti. Se da una parte è fondamentale aiutare la vittima, bisogna anche però pensare al bullo.
Articoli simili
- Come deve essere l'avocado per essere buono?
- Come deve essere il mango per essere mangiato?
- Perché per le orchidee il vaso deve essere trasparente?
- Perché gli alberi da frutto devono essere potati?
- Quali sono le piante che non hanno bisogno di acqua?
- Quali ortaggi hanno bisogno di azoto?
- Quali verdure hanno bisogno di sole?
- Quale pianta ha bisogno di meno acqua?
- Quali piante hanno bisogno del ferro?