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Perché si fa la potatura?

Serve essenzialmente a stabilire una forte struttura formale, a dirigere la crescita dell'albero e a eliminarne le parti potenzialmente pericolose e quelle malate, morenti o morte, al fine di garantire la sicurezza e la sanità dell'albero per il periodo di tempo più lungo possibile.

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Di conseguenza, come togliere i polloni?

Per tagliare i polloni manualmente si possono usare cesoie o troncarami, a seconda delle dimensioni, ma quando i ricacci sono numerosi o bisogna fare il lavoro su diverse piante è decisamente più comodo intervenire con un decespugliatore a lama. Allora, come staccare i polloni? Si procede asportando i polloni basali, se non si riesce facendo forza con le mani, si utilizza un coltello affilato, in modo da non schiacciare eccessivamente i polloni stessi; una volta rimossi li si tiene in luogo luminoso e fresco per 4-5 giorni, in modo che il taglio da noi praticato abbia la possibilità di

Tenendo conto di questo, cosa sono i polloni radicali?

Con il termine botanico pollone si indica quella parte di una pianta legnosa sotto forma di ramo che si sviluppa ai piedi dell'albero, a volte anche direttamente dalla radice. Simili ai polloni sono i succhioni, che si sviluppano dal tronco o da una branca. Quando si potano gli alberi ad alto fusto? In genere si deve procedere con la potatura una o due volte l'anno, in inverno ed estate, sempre prima che crescano e germoglino. Durante i mesi freddi si deve tagliare per consentire alle piante di svilupparsi meglio, ma non bisogna procedere durante il periodo di gelo, perché i fusti potrebbero spezzarsi.

Quando si devono tagliare i rami secchi?

Aprile e maggio sono i mesi in cui le piante 'ripartono' per cui è meglio togliere solo gli eventuali rami rovinati dagli ultimi freddi e quelli che appesantiscono il fusto principale. A giugno, invece, si può intervenire sulla maggior parte degli alberi da frutto. Di conseguenza, quanti tipi di potatura ci sono? Per quanto riguarda gli interventi ordinari, si possono distinguere i seguenti tipi di potatura:

  • Potatura di trapianto. viene eseguita tutte le volte che una pianta, ad esempio acquistata in un vivaio, viene messa a dimora nel terreno.
  • Potatura di allevamento.
  • Potatura di mantenimento.
  • Potatura a tutta cima.
  • Potatura verde.

Tenendo conto di questo, cosa si può potare a febbraio?

A febbraio vanno potati gli arbusti ed i rampicanti sempreverdi. Come alloro, aucuba japonica, lauroceraso, tuia, edera e viburni. Bisogna inoltre intervenire sulle piante che producono fiori come rose, ortensie e glicine. Non vanno assolutamente potate le piante che fioriscono in primavera. Riguardo a questo, cosa si può potare in questo periodo? Febbraio – si potano albicocco, susino, vite; potete anche potare melo, pero e kiwi se non lo avete fatto a gennaio.

  • Potature in primavera. Marzo – si potano gli agrumi dopo la raccolta, pesco, kiwi e vite.
  • Potature in estate. Giugno – si potano ribes bianco e uvaspina.
  • Potature in autunno.

Di conseguenza, cosa si può potare a ottobre?

Gli alberi ornamentali devono essere potati tra l'autunno e l'inizio dell'inverno, non appena le foglie ingiallite saranno cadute. Andrebbero potati ad ottobre anche faggio, quercia, betulla, pioppo, salice, ginko e frassino, tutti appartenenti alla categoria di alberi a foglia caduca.

Di Dibri Flesner

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