Come si cura l'albero di Giada?
La Crassula ovata non necessita di particolari cure ma, deve essere messa a dimora in pieno sole e in una zona in cui le temperature non sono troppo rigide. Durante il periodo di attività vegetativa, occorre concimare la pianta con del fertilizzante specifico per queste succulente.
Allora, quanta acqua vuole la portulaca?
Questa pianta necessita di annaffiature scarse ma regolari per fiorire copiosamente; quindi annaffiare ogni qual volta il terreno sia ben asciutto, evitando di inzuppare troppo il substrato, infatti le portulache sopportano senza problemi la siccità, ma temono gli eccessi d'acqua. La gente chiede anche: dove si trovano i semi di portulaca? Vi basterà scuotere la capsula marroncina che resta priva di petali. E' da questo “scrigno” che usciranno i semi di portulaca. Potete poggiare un sacchetto sotto al vaso o ai piedi della pianta, così da poter recuperare i semi che vi cadono durante l'operazione.
Dove posizionare la portulaca?
Per quanto riguarda l'esposizione tale pianta necessita della luce diretta del sole. Come detto, anche se molto resistente, non ama il freddo: temperature eccessivamente basse possono farla seccare. Quindi, una zona molto soleggiata è perfetta per coltivare la Portulaca in tutta sicurezza. Anche la mezz'ombra va bene. Perché le piante grasse si piegano? Acqua in eccesso
Se eccessivamente idratato, un cactus può piegarsi, soprattutto se è colonnare. Questo È perché al suo interno accumula così tanta acqua che cade sotto il suo stesso peso, allo stesso tempo che diventa più morbido.
Di conseguenza, come capire se un cactus ha bisogno di acqua?
Se alcune parti della pianta sembrano rinsecchite, avvizzite o afflosciate (pendenti o molli), probabilmente significa che necessita di più acqua. Se la terra è completamente asciutta, annaffiala abbondantemente, lasciando che l'acqua in eccesso fuoriesca dall'estremità inferiore del vaso. Quante volte dare l'acqua alle piante grasse? In linea di massima le piante grasse vanno innaffiate ogni 10 giorni. Ma questo non è sempre vero, bisogna prendere in considerazione vari fattori e in base a questi le piante vanno bagnate da una volta a settimana sino ad una volta al mese.
Di conseguenza, quando potare bonsai pepe?
Come per la maggior parte dei bonsai, il periodo migliore per effettuare la potatura è l'inverno: in questa stagione, infatti, la stasi vegetativa evita pericolose perdite di linfa dai tagli effettuati. Di conseguenza, come si pota un ficus bonsai? Alcune linee guida fondamentali:
- Se due rami partono alla stessa altezza dell'albero, mantienine uno e rimuovi l'altro.
- Rimuovi i rami che crescono verticali, che sono troppo grossi per essere piegati.
- Rimuovi i rami con movimenti e curve innaturali.
- Rimuovi i rami che nascondono la parte anteriore del tronco.
Allora, quali sono i bonsai da interno?
Le specie da interno sono: i ficus (Ficus retusa/microcarpa, F. panda), l'olmo cinese (Ulmus parviflora), il pepe del Giappone (Zanthoxylum piperitum), Carissa macrocarpa, Carmona macrophylla, Sagerethia theezans, Schefflera arboricola, Murraya paniculata, i ligustri (Ligustrum), gli agrifogli (Ilex serrata, I.
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