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Come si annaffia il gelsomino?

Per essere certi che non sia né troppo presto né troppo tardi infilate un dito nel terreno e valutate il grado di umidità. Molto importante è il momento della giornata in cui annaffiare il gelsomino: in estate meglio bagnare il terreno di sera, in modo che la pianta abbia tutta la notte per assorbire l'acqua.

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Come si cura il gelsomino in vaso?

Il gelsomino in vaso

Il terreno ideale deve essere organico e fertile. Importante è anche che sia bene drenato, in modo che non si formino ristagni idrici, soprattutto in vaso. Meglio quindi inserire nel terreno sabbia ed argilla e nel vaso aggiungere anche torba e terriccio universale.
Cosa fare per far fiorire il gelsomino? Per innescare una fioritura si consiglia di aggiungere al terreno di coltivazione del fertilizzante per piante fiorite con 1 o 2 concimazioni extra in primavera. Una seconda sessione di concimazione extra potete svolgerla a fine estate.

Rispetto a questo, quanto bagnare il falso gelsomino?

Il falso gelsomino non ha particolari esigenze idriche e riesce a sopportare bene anche prolungati periodi di siccità. In estate il terriccio va mantenuto umido, ma non inzuppato, mentre in primavera, specie in assenza di piogge, conviene stimolare la fioritura con irrigazioni occasionali. Perché il gelsomino ha le foglie gialle? Le foglie che ingialliscono potrebbero essere dovute a grandi eccessi di annaffiature, e ad un substrato di coltivazione mantenuto a lungo umido, o anche inzuppato d'acqua; queste piante infatti temono molto i ristagni idrici, soprattutto quando vengono coltivate in vaso.

Rispetto a questo, dove mettere il gelsomino?

Il gelsomino comune, o gelsomino bianco, preferisce terreno normale da giardino, leggero, fresco e ben drenato; la posizione è di mezzombra, al sole nelle regioni settentrionali. Il gelsomino di primavera preferisce terreno da giardino fresco e ricco di humus e esposizione in pieno sole. Di conseguenza, come infoltire il gelsomino? Nel gelsomino comune non bisogna accorciare i rami basali, bensì bisogna diradarli tagliandoli alla base. Nelle varietà Nudiflorum e Primulinum i rami vanno accorciati di due terzi, mentre nelle specie perenni, bisogna tagliare a pochi centimetri dalla base.

Successivamente, quale concime per il gelsomino?

Di tanto in tanto durante la primavera e l'estate si può utilizzare del concime liquido da diluire nell'acqua utilizzata per le innaffiature, mentre una concimazione organica con letame maturo, compost o stallatico è indicata verso la fine dell'inverno come supporto per l'imminente ripresa vegetativa. Cosa fare se il gelsomino perde le foglie? Queste piante sono sempreverdi, e in primavera, quando cominciano a produrre i nuovi germogli, perdono un po' delle foglie dell'anno precedente, che prima di cadere tendono ad arrossarsi, proprio come avviene per le foglie degli alberi caduchi in autunno.

Quale vaso per gelsomino?

E' consigliato usare vasi, vasche o fioriere quanto più larghi e profondi possibile così da consentire lo sviluppo ottimale della pianta. In genere, le dimensioni minime indispensabili vedono l'uso di vaso dal diametro di almeno 30 cm, tuttavia, al momento del primo rinvaso, osservate il pane di terra.

Di Odell Silguero

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