What would be an alternative to the herbicide Dicamba? Dicamba ( 3,6-Dichloro-o-anisic acid ) is a broad spectrum chlorinated acid based herbicide that has been registered since 1967. It is in the news these days because like Glyphosate, seeds have been developed that are resistant to the effects of the chemical, so farmers can spray fields with it to remove RoundUp tolerant weeds while allowing the crop to survive the treatment. The idea is that the cleaner the field (as far as weeds go), the higher the production, and the more profit for the farmer. E' quasi certo che le aziende chimiche stanno sviluppando altre piante resistenti agli erbicidi e altri erbicidi selettivi per competere o sostituire il Dicamba e il RoundUp, è così che le aziende chimiche rimangono redditizie.

Trovare un'alternativa a queste sostanze chimiche, quindi, può significare ulteriore ricerca e sviluppo nell'industria chimica e bio-agricola, ma questo processo può richiedere anni. Poiché il Dicamba è usato principalmente su colture che sono state sviluppate per essere tolleranti al suo effetto, anche la selezione di una coltura diversa potrebbe essere vista come un'alternativa, a condizione che la nuova coltura abbia erbicidi efficaci per controllare le erbacce che potrebbero danneggiarla.

Un'alternativa che le aziende agricole aziendali e le grandi aziende private sono riluttanti a impiegare è tornare alla coltivazione tradizionale. L'agricoltura no-till ha seri benefici, tra cui meno carburante, meno erosione del suolo e campi più puliti. Nessuno contesta il beneficio dell'agricoltura no-till, ma in prospettiva, i prodotti chimici che vengono applicati per permettere l'agricoltura no-till, tra cui RoundUp e Dicamba stanno diventando sempre più dispersi nel suolo, nelle acque sotterranee e negli ecosistemi intorno alle fattorie che li usano, e le piante su cui vengono usati hanno alterazioni genetiche che molti non amano o considerano non sicure. Queste sostanze chimiche sono presenti anche negli alimenti e nei materiali vegetali che consumiamo e usiamo ogni giorno. Non sono sicuro che nessuno abbia una risposta completa sul fatto che l'effetto dei prodotti chimici e dell'ingegneria genetica sia migliore dei lati negativi della coltivazione convenzionale, ma il tempo probabilmente lo dirà.

La mia scelta personale? Dal momento che non coltivo più commercialmente, ho la possibilità di fare la parte di giardinaggio che faccio senza prodotti chimici, e con una coltivazione minima, e usando la gestione delle acque piovane, l'erosione non è stata un problema per me. Ora, non fraintendetemi, invidio le fattorie di produzione (sono più paragonabili al mio giardino che i campi di cotone e arachidi dall'altra parte della strada) con file immacolate di pomodori, fagioli e mais dolce... ma la consapevolezza che non sto tracciando e trasportando prodotti chimici di cui non ho davvero bisogno vale la pena per la gramigna, le piante di sabbia e altre erbacce con cui devo competere per vincere il premio di chicche fresche, pulite e coltivate in casa (so che si scrive coltivate in casa) dal giardino...