Perché i cardi sono diventati verdi?
"Se sono stati fatti maturare, interrandoli, come da disciplinare del Cardo Gobbo di Nizza Monferrato è impossibile che diventino verdi, cuocendo. Se, invece, sono stati semplicemente coperti con i teli è facile che lo diventino".
Di conseguenza, come si fanno i cardi selvatici sott'olio?
Preparazione Cardi sott'olio
Immergete i cardi tagliati a pezzi e fateli sbollentare per 3 minuti circa, quindi scolateli e adagiateli su un panno pulito ad asciugare. Una volta perfettamente asciutti trasferiteli all'interno di vasetti di vetro sterilizzati. Che sapore hanno i gobbi? Informazioni culinarie. Il sapore del cardo è simile a quello del carciofo, caratteristico e amarognolo, ma con sfumature che ricordano il sedano. Richiede parecchio tempo sia per pulirlo che per cuocerlo. Solo la varietà "Cardo gobbo" di Nizza Monferrato è adatto ad essere consumato crudo.
Di conseguenza, che differenza c'è tra gobbi e cardi?
Spesso il cardo viene coltivato ricoprendolo parzialmente con terriccio: crescendo alla ricerca della luce la pianta si incurva e per questo motivo in molte zone d'Italia i cardi vengono chiamati gobbi. Ricoprendo lo stelo con carta si ottiene invece una pianta diritta, dalle coste bianche e tenere. Rispetto a questo, come si fanno i gobbi? Metteteci un po' d'olio di oliva, scaldatelo e fateci soffriggere un paio di spicchi d'aglio interi. Aggiungete il basilico e la passata di pomodoro, ma non troppa, perché i gobbi non vanno annegati. Fate scaldare questa salsina di pomodoro, girate, salate e poi aggiungete con ordine i gobbi fritti.
Come si scelgono i cardi?
Come sceglierli
E' preferibile quindi non acquistare dei cardi dalle coste verdastre perché sicuramente risulterebbero amari ed aspri, selezionate invece i cardi più bianchi e scartare senza ombra di dubbio quelli che presentano delle sfumature rosa (segno di un ortaggio non molto fresco). La gente chiede anche: che cosa sono il cardo e il decumano? La città e l'accampamento militare romani si fondano sulla divisione in quattro parti del territorio prescelto mediante il cardo, tracciato sull'asse nord-sud, e il decumano, tracciato sull'asse est-ovest. Anche la centuriazione, cioè la divisione dei lotti da coltivare, segue lo stesso procedimento.
Di conseguenza, che gusto ha il cardo?
ll cardo (Cynara cardunculus altilis) o carciofo selvatico è, invece, un ortaggio invernale di forma simile al sedano, ma appartenente alla famiglia dei carciofi. Anche il sapore è simile a quello del carciofo, caratteristico e amarognolo, ma con sfumature che ricordano il sedano. Come si toglie l'amaro dei cardi? Dopo averli lavati bisogna mettere i gambi in acqua acidulata, ad esempio con l'aggiunta di limone, per evitare che anneriscano. Per evitare che permanga il suo sapore amarognolo potrebbe essere utile lessarli in acqua in cui è stato aggiunto del succo di limone o anche un cucchiaio di farina.
Quali sono le proprietà del cardo mariano?
Grazie alle proprietà antiepatotossiche note sin dall'antichità, il cardo mariano viene utilizzato in caso di sofferenza organica e funzionale del fegato dovuta a patologie come epatiti, cirrosi e steatosi (avrebbe proprietà anti-infiammatorie e anti-ossidative); ha inoltre proprietà colagoghe (ovvero favorisce l'
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