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Come si cura l elicriso?

Non ha necessità di terriccio fertile ma serve che sia ben drenato. La sabbia e i terreni rocciosi sono indicati per la sua coltivazione anche per far sì che l'acqua non ristagni vicino alle sue radici. Da evitare invece i terreni argillosi, paludosi e asfittici.

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Quando fiorisce l elicriso?

La fioritura dell'elicriso è molto abbondante, compare tra aprile e maggio o anche successivamente in base alle zone in cui si trova. I fiori sono di colore giallo dorato, sono piccoli ma raggruppati in infiorescenze fitte. L'impollinazione è entomofila, avviene cioè grazie alle api e ad altri insetti impollinatori. Si può anche chiedere: come coltivare hoya in vaso? Per questa pianta vige la regola di innaffiare poco ma spesso, soprattutto nel periodo estivo. Tra una irrigazione e l'altra il terreno deve essere ben asciutto. Il terriccio ideale per la coltivazione dell'hoya carnosa è ben drenante e leggermente acido. Scegliete un terriccio specifico per questa specie.

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Consigli di coltivazione

Vuole un terreno leggero e dotato di ottimo drenaggio, anche sassoso. Gradisce innaffiature regolari nei mesi caldi, ma evitando sempre i ristagni idrici e l'umidità stagnante, molto dannosa. L'eliminazione costante dei capolini sfioriti stimola nuovi boccioli.
Tenendo presente questo, che pianta è l elicriso? L'elicriso italiano (Helichrysum italicum), noto anche come semprevivo o sempiterno, è una pianta arbustiva perenne con portamento cespuglioso, originaria dell'Europa meridionale, che cresce spontaneamente in tutto il bacino del Mediterraneo e che appartiene alla grande famiglia delle Asteracee (Composite).

A cosa serve l elicriso?

Elicriso per uso interno

Ottimo per coadiuvare il trattamento di bronchiti, asma o riniti allergiche perché favorisce l'eliminazione del catarro bronchiale e contrasta gli spasmi asmatici. È efficace anche per infiammazioni oculari, emicranie, artriti, forme reumatiche, dermatiti e psoriasi.
Di conseguenza, come si moltiplica l elicriso? L'Elicriso si riproduce in Primavera e può essere moltiplicato per talea o per divisione dei cespi. Per talea si tagliano e interrano i germogli a gruppi di tre. Per divisione, si sradicano con delicatezza i cespi più esterni, dividendo le radici da riinterrare.

Allora, come coltivare elicriso in vaso?

In linea generale, per la coltivazione occorre utilizzare un substrato composto di terra comune, torba e sabbia in modo tale da mantenere un terriccio ben drenato. Se gli esemplari sono coltivati in vaso, il rinvaso si esegue almeno ogni 3 anni circa. Successivamente, come si fa l'olio essenziale di elicriso? Per preparare l'oleolito di elicriso si utilizzano i capolini (100 gr), lasciati essiccare in luoghi ventilati e bui e successivamente messi a macerare in olio di mandorle dolci o olio extra vergine di oliva (500 ml), in modo tale da trasferire i principi attivi liposolubili dai fiori all'olio.

Quanto rende un ettaro di elicriso?

In piena produzione si possono ottenere fino a 8-12 t/ha di biomassa verde pari a 2,5-4 t/ha di prodotto secco. II contenuto di olio essenziale è pari allo 0,2-0,4%, con possibilità di ottenere da 5-6 fino a 14-15 kg/ha di olio essenziale. La resa in soli fiori secchi è di 1,4-7 t/ha.

Di Harris

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