Quali sono i carciofi più pregiati?
Il carciofo senza spine romano
Chiamato anche mammola, romanesco o cimarolo, è il più pregiato tra i carciofi senza spine. La sua forma è sferica con foglie larghe e tenere e il cuore morbdo. Ottima anche la varietà del carciofo pugliese, sempre senza spine, si distingue per la forma più affusolata.
Si può anche chiedere: cosa si pianta nel mese di settembre?
Cosa piantare nell'orto a settembre
Settembre è il mese giusto per seminare in pieno campo barbabietole, bieta, carota, cavoli, cicorie, indivie, finocchi, lattughe, prezzemolo, rape, ravanelli, rucola, spinaci, valeriana. Come raccogliere i cardi selvatici? Conviene raccoglierle giovani della pianta, scartando quelle più vecchie e basali, in quanto troppo dure e fibrose. Il momento ideale è l'autunno del primo anno.
Quando si mangiano i cardi?
Storia dei cardi
scrivevano: “i cardi si mangiano ordinariamente nell'autunno e nell'inverno fatti teneri e bianchi sotto terra”. Nel '700 il rinomato libro di cucina “Il Cuoco Piemontese” cita la ricetta più classica a base di cardi: la bagna cauda (o caoda), piatto simbolo della gastronomia del Piemonte. Quando fioriscono i cardi? Fioriscono in modo scalare all'interno della stessa pianta da inizio giugno a fine luglio. Sono portati in posizione terminale, sorretti da lunghi peduncoli. I frutti sono acheni di colore scuro o marezzati di giallo con pappo chiaro formato da peli ruvidi. La radice è robusta e fittonante.
Di conseguenza, che differenza c'è tra gobbi e cardi?
Spesso il cardo viene coltivato ricoprendolo parzialmente con terriccio: crescendo alla ricerca della luce la pianta si incurva e per questo motivo in molte zone d'Italia i cardi vengono chiamati gobbi. Ricoprendo lo stelo con carta si ottiene invece una pianta diritta, dalle coste bianche e tenere. Cosa sono i cardi ver? Il cardo è un ortaggio di forma simile al sedano, ma appartenente alla famiglia dei carciofi, di cui ricorda in parte anche il sapore. Per le sue note amare e una conoscenza limitata in molte regioni italiane, non è molto popolare.
Come si toglie l'amaro dei cardi?
Dopo averli lavati bisogna mettere i gambi in acqua acidulata, ad esempio con l'aggiunta di limone, per evitare che anneriscano. Per evitare che permanga il suo sapore amarognolo potrebbe essere utile lessarli in acqua in cui è stato aggiunto del succo di limone o anche un cucchiaio di farina. Come si cucinano i cardi bolliti? Lavate i cardi e metteteli in una pentola capiente. Copriteli con acqua fredda, aggiungete 1 limone tagliato a metà e 1 cucchiaio di farina 00. Portate a bollore, aggiungete il sale e cuocete. I cardi sono pronti quanto potete infilzarli con una forchetta.
Anche la domanda è: come si preparano i cardi gratinati al forno?
Lessateli 10 minuti in acqua bollente salata, poi scolateli. Conditeli con olio, sale, pangrattato e parmigiano mescolando bene, poi metteteli su di una teglia, coprite con altro parmigiano e un filo d'olio e infornate a 200° per 20 minuti. Bbbbbbbbboni!
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