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Come si moltiplica il rafano?

Il rafano si riproduce invece per talea o per divisione dei cespi. Nella moltiplicazione per talea vanno interrati pezzi di radice a circa 10 cm di profondità. Questa operazione va eseguita all'inizio della primavera, massimo ad aprile.

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Tenendo presente questo, quando e come si pianta il rafano?

L'impianto, in Pianura Padana, si esegue generalmente in marzo-aprile interrando verticalmente talee di radice della lunghezza di circa 5-6 cm in singole buchette della profondità di 30 centimetri, rispettando queste distanze: tra una buchetta e l'altra di 50-60 cm; tra una fila e l'altra di 70-80 cm. Che sapore ha il rafano? Abbiamo visto che il rafano viene ampliamente coltivato per la radice: si tratta di una radice fittonante, dal colore biancastro-giallo, polposa ed allungata. Il rafano presenta un sapore acre, pungente, paragonabile a quello della senape; le radici vengono raccolte a fine estate-inizio autunno.

Come trapiantare il rafano?

Tenete una distanza minima di 50 centimetri tra i semi perché la pianta di rafano ha uno sviluppo molto importante. Le sue grandi foglie si espandono fino a formare una grande cespo che può raggiungere anche gli 80 centimetri di altezza. In alternativa al seme potete ovviamente impiantare direttamente una piantina. Dove cresce il rafano? Il rafano è originario dell'Europa Orientale. Viene coltivato nell'Europa Orientale, in Asia Minore ed anche in Italia dove cresce spontaneamente sia in pianura che in montagna a bassa quota, dalla cerchia alpina all'Appennino Tosco-Romagnolo.

Quando si raccolgono le radici del cren?

Raccolta. Il momento migliore per la raccolta del cren è in autunno. Va però detto, che il periodo utile per gustare queste deliziose radici si prolunga per tutto l'inverno, fino a marzo. Naturalmente bisogna raccogliere le radici ben ingrossate, tenendo conto delle differenze tra una varietà e l'altra. Come conservare il rafano grattugiato? In frigorifero: se è fresco, alcuni mesi in un sacchetto di plastica bucherellato. Il rafano può anche essere congelato, ma perde le sue caratteristiche di piccantezza.

Come conservare il rafano sott'olio?

Consiglio di aprire il contenitore all'aperto per disperdere i vapori irritanti. Infine ho aggiunto l'aceto e messo il cren in un piccolo vasetto di vetro sino a un dito dal bordo, in modo da ricoprirlo poi completamente d'olio extravergine d'oliva. Il cren si conserva in frigorifero per qualche giorno. Come scavare il rafano? La raccolta dei ravanelli è un processo semplice. Scavare un fosso di uno o due piedi lungo un lato del filare di piante. Scavare le radici sul lato opposto della fila, allentandole con una forchetta o una pala.

Tenendo presente questo, che pianta è il rafano?

Il rafano è una pianta perenne appartenente al genere delle Crucifere, la stessa famiglia del cavolo, del ravanello, della senape e della rapa. Chiamato anche barbaforte o cren, come l'omonima salsa in cui è impiegato, il rafano può raggiungere un'altezza massima di circa un metro.

Di Alasdair Hartage

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