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Come coltivare i crisantemi in giardino?

Il crisantemo si adatta a tutti i tipi di terreno, ma preferisce suoli a pH neutro o debolmente acidi. Se il crisantemo è coltivato in vaso è preferibile mescolare in parti uguali terriccio comune, terriccio per piante a fiore e sabbia. Per la coltivazione del crisantemo il terriccio deve essere fertile e ben drenato.

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Tenendo presente questo, dove deve stare la pianta di crisantemo?

Terriccio per crisantemi

Questa pianta è versatile e si adatta bene quasi a ogni tipo di suolo, il terreno ideale è neutro o dal pH leggermente acido. Ben drenato e arricchito con stallatico ben decomposto. Il terreno va mantenuto umido ma senza ristagni idrici.
Come recuperare i crisantemi in vaso? Avete ben due soluzioni. La prima è quella di lasciarli nel solito vaso e tagliarli i fiori secchi, lasciandogli ancora le foglie. Metterete poi il vaso in un luogo buio e fresco fino alla primavera. Durante il periodo invernale, potrete accorciare gli steli ancora un po'.

Come si fa la cimatura dei crisantemi?

La prima potatura dei crisantemi va eseguita a fine maggio, quando le piante avranno raggiunto un'altezza di circa 40 cm. Con la potatura bisognerà potare le piante a un'altezza di circa 15 cm dal suolo così da indurre la pianta a emettere nuovi getti laterali, ogni getto svilupperà almeno un capolino. Quando mettere in terra i crisantemi? Idealmente, i crisantemi dovrebbero essere piantati all'inizio della primavera, dopo che è passato il pericolo del gelo. Possono davvero essere piantati in qualsiasi momento, tuttavia, purché le radici abbiano almeno 6 settimane per stabilirsi prima di estremi di clima caldo o gelido.

Tenendo conto di questo, come si innaffiano i crisantemi?

I Crisantemi deve essere irrigati regolarmente, in particolare durante il periodo della fioritura: attenzione ai ristagni d'acqua che generano marciumi radicali. Annaffiate solo quando il terriccio è asciutto ed eliminate l'acqua rimasta nel sottovaso. La gente chiede anche: come prendersi cura di un crisantemo? Il crisantemo ama l'acqua e il terreno umido. Quando il clima è secco e asciutto potrebbe essere necessario annaffiarlo anche tutti i giorni. Attenzione ai ristagni idrici che potrebbero però far marcire le radici. Bisogna sempre accertarsi che il terriccio sia ben asciutto prima di procedere con l'irrigazione.

Perché i crisantemi sono i fiori dei morti?

Secondo la religione cristiana il crisantemo è il fiore dei morti. Questo è dovuto alla sua stagionalità perché fiorisce proprio a novembre, in concomitanza con la festa del giorno della commemorazione dei defunti (2 novembre). Quali sono i fiori per i morti?

crisantemo
Il motivo per cui in Italia il crisantemo è diventato sinonimo di “fiore dei mortiè infatti dovuto alla sua stagionalità. Essendo in piena fioritura nel giorno dedicato alla Commemorazione dei defunti, si è diffusa la cultura di portare al cimitero mazzi di crisantemi per ricordare i propri cari scomparsi.

Allora, cosa fare con i crisantemi dopo fioritura?

Se dopo la fioritura conserverete la pianta è bene concimarla a fine estate, allo spuntare di nuovi boccioli. Potare il crisantemo permette, non solo di togliere i rami appassiti e marci, ma anche di favorire l'indurimento e la forza dello stelo.

Di Phares

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