Dove trovare il marrubio?
Habitat del marrubio
Il marrubio è diffuso particolarmente nelle località costiere e nelle regioni subalpine, fino a un'altitudine di 1500 metri. È possibile trovarlo anche in campagna, nei pressi di ruderi, pascoli aridi e incolti che godono di una buona esposizione al sole.
Quali sono le proprietà del marrubio?
Marrubio in Erboristeria: Proprietà del Marrubio
Il marrubio è utilizzato come mucolitico e sedativo della tosse, in particolare nelle affezioni catarrali croniche dell'apparato respiratorio; contiene però anche sostanze amare che aumentano la secrezione gastrica e la coleresi. La gente chiede anche: che pianta è il marrubio? Il marrubio comune (nome scientifico del Marrubium vulgare) è una piccola pianta erbacea officinale, conosciuta anche come robbio o mentastro. Appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, è diffusa in Europa meridionale, in particolar modo nelle aree costiere e nelle regioni subalpine.
Quali sono le proprietà del Biancospino?
I benefici del biancospino sono associati soprattutto alle sue proprietà cardioprotettrici e cardiotoniche che favoriscono la dilatazione delle arterie coronaiche, e quindi l'irrorazione del cuore, e il potenziamento della tonicità del muscolo cardiaco (grazie ai proantocianidoli). Che pianta è il Verbasco? Il verbasco (Verbascum thapsus) è una pianta biennale appartenente alla famiglia delle Scrophulariacee. Presenta una radice a fittone il cui stelo, dritto e lanoso, misura 1-2 centimetri. Le sue grandi foglie ovali e dentellate sono ricoperte di peli lanosi e biancastri. Queste foglie possono raggiungere i 50 cm.
A cosa serve il Boldo?
Grazie alla capacità degli alcaloidi contenuti nel boldo di aumentare la secrezione di succhi gastrici e di favorire la produzione di bile, questa pianta costituisce un valido rimedio nel trattamento dei disturbi dispeptici e dei sintomi ad essi associati (come sensazione di pienezza, flatulenza, ecc.). A cosa serve la Grindelia? La Grindelia è da sempre utilizzata contro come trattamento per la tosse, ma anche nei casini di affezioni cutanee, tra i quali possiamo trovare le scottature e le irritazioni.
Quali sono le controindicazioni del biancospino?
In alcuni casi, si possono manifestare effetti indesiderati quali:
- Palpitazioni;
- Tachicardia;
- Vertigini;
- Mal di testa;
- Vampate di calore;
- Dispnea;
- Disturbi gastrointestinali e flatulenza.
- Il biancospino abbassa la pressione: assumere 30 gocce di tintura madre due volte al giorno, lontano dai pasti, per 3 settimane al mese.
- In caso di palpitazioni, bere per due settimane 2 o 3 tazze al giorno di infuso di biancospino.
Quando si prende il biancospino?
La tintura madre di biancospino si somministra al dosaggio di 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti e alla sera prima di coricarsi. Il gemmoderivato si assume invece al dosaggio di 30-50 gocce in acqua una o due volte al giorno.