Cosa si mangia della pianta del carciofo?
Di certo l'immagine che associamo ai carciofi nelle nostre tavole non assomiglia ad una foglia. Infatti si tratta della gemma del fiore, di cui si mangiano brattee e cuore. Sebbene i principi depurativi siano contenuti soprattutto nelle foglie, non significa che non siano presenti anche nei fiori.
Quale parte del cardo si mangia?
Il cardo, solitamente, viene consumato cotto (il cardo gobbo si può mangiare crudo), e in genere le parti del cardo che si usano in cucina sono i "piccioli" (coste o costolature) e quelli più interni alla pianta sono teneri e gustosi. Quando chiudere i cardi? A fine ottobre la pianta del cardo va legata per l'imbianchimento. La prima legatura si fa a circa 40 cm di altezza, dopo una decina di giorni si possono legare le foglie più in alto, lasciando libero solo il centro della pianta. All'arrivo del freddo i cardi vanno tolti dall'orto.
Come si fa a togliere l'amaro dei cardi?
Per togliere l'amaro dei cardi, dopo averli puliti non si devono cuocere subito. Lasciateli in acqua acidulata con succo di limone o aceto e lessateli in acqua e succo di limone, aggiungendo anche un cucchiaio di farina. Potete pure lessarli in acqua e latte (un bicchiere di latte ogni litro d'acqua). Quale parte mangiamo del carciofo? La brattea è la foglia del carciofo che noi mangiamo, quella parte più tenera che poi si schiuderà per diventare un fiore. Viene chiamata impropriamente foglia anche se in realtà è più il petalo di questo ortaggio.
Rispetto a questo, come eliminare le formiche dalle piante di carciofi?
Vi sono varie sostanze che infastidiscono questi insetti: potete spruzzare le piante con macerato di aglio oppure usare peperoncino o cenere di legna. Un ottimo prodotto naturale per scacciare le formiche è il macerato di menta, che potete autoprodurvi in modo semplicissimo ed economico. Come si mangiano i cardi crudi? Ciò che si mangia del cardo crudo è il gambo, che si è soliti utilizzare tagliato a pezzi per insaporire le insalate condite con olio, sale e limone. I gambi dei cardi hanno però il problema di risultare piuttosto duri e di sapore amaro.
Cosa si mangia del cardo selvatico?
Della pianta si mangiano radici, foglie, coste, midollo del fusto, capolini ed i semi. Per l'uso medicinale, oltre ad essere pianta amica del fegato, il cardo mariano è un'antidoto al terribile veleno del fungo Amanita phalloides... Si stenta a crederlo, eppure anche l'onopordo ha un sapore delizioso… Quando si mangia il cardo? scrivevano: “i cardi si mangiano ordinariamente nell'autunno e nell'inverno fatti teneri e bianchi sotto terra”. Nel '700 il rinomato libro di cucina “Il Cuoco Piemontese” cita la ricetta più classica a base di cardi: la bagna cauda (o caoda), piatto simbolo della gastronomia del Piemonte.
Quando trovare i cardi?
Quando si trova
Da novembre a marzo.
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