Non conosco gli anacardi, in particolare, ma immagino che siano allevati in un vivaio, come molte altre piante, compresi i miei cespugli di caffè: perché il seme, da solo, ha poche possibilità di produrre un nuovo albero/cespuglio. I semi vengono mangiati troppo facilmente, quando giacciono in terra, il giovane alberello è molto delicato, e soggetto all'attacco di molti predatori ( lumache, chiocciole, ecc. ) che mangiano le prime, tenere, foglie e germogli, e lo uccidono.

I semi vengono piantati in vassoi, prima del rinvaso, o direttamente nei vasi, e quando l'alberello ha raggiunto una dimensione sufficiente, vengono poi piantati fuori. Piantare i semi da soli, in un campo aperto, con (almeno per il mio caffè) un tasso di sopravvivenza del 10% circa, rende molto difficile, negli anni, avere una piantagione ben piantata. Piantando gli alberelli, il tasso di successo è più vicino al 95%, rendendo relativamente facile ripiantare i pochi che non riescono a crescere.

Con il mio caffè, che è probabilmente abbastanza simile agli anacardi, a questo proposito: i semi vengono seminati in vassoi, e quando sono germinati, e hanno ottenuto il loro secondo paio di foglie, vengono messi in vasi (circa l'80% di tasso di germinazione). Dopo circa 12 mesi, le piantine sono alte circa 12 pollici (circa il 95% di successo) e poi piantate fuori, sulla piantagione, con circa il 90% di successo, nel raggiungere la maturità, e produrre bacche di caffè, nel 4° anno dopo la semina. Le possibilità di semi casuali: buttati in giro per il campo: e che germinino solo nel posto giusto, con la giusta spaziatura: si immagina una probabilità inferiore al 3%. Mettere i semi nel posto giusto, e ottenere una pianta matura: indovinate, se siete fortunati, il 10%: difficilmente un modo efficiente di coltivare!!!