A volte, rendere le cose più facili è mancare il punto.

Aprire una bottiglia di vino fa parte dell'esperienza di godere del vino. Oggi abbiamo la tendenza a correre verso la comodità e la velocità. Mangiare e bere è un'esperienza che dovrebbe essere assaporata e apprezzata. Ci dovrebbe essere un po' di sforzo. Ci dovrebbe essere un piccolo rituale. Dovremmo aprire il nostro vino, macinare il nostro pepe e grattugiare il nostro formaggio.

Ho avuto un Coniglio. All'inizio era una bella novità. Come ingegnere, ne ammiravo la grazia e l'utilità. Ma ho deciso che mi stava derubando di una parte dell'esperienza e sono tornato al cavatappi.

Il vino è una connessione con il passato. Non importa se questa connessione è di sei anni, sessanta anni o duecento anni. Il vino riguarda la conservazione, l'eredità, la tradizione e il patrimonio. Quando apriamo quel tappo, l'aria del passato viene rilasciata. Stiamo assaggiando qualcosa che il passare del tempo ha perfezionato. C'è qualcosa di importante nell'aprire la bottiglia nello stesso modo in cui è stata aperta in passato. C'è qualcosa di importante nel fatto che ci voglia un po' di sforzo. Aggiunge una sensazione tattile all'esperienza.

Non sono un elicofilo, ma c'è qualcosa di speciale anche nei vecchi cavatappi. Hanno un fascino rustico che evoca meglio le idee di un vigneto rispetto al liscio alluminio lucido e alla plastica del Rabbit.

Una volta che hai aperto qualche centinaio (o migliaia) di bottiglie con un qualsiasi cavatappi, lo troverai facile. Perché dovrei comprare un gadget ingombrante per fare qualcosa che richiede pochi secondi, e non richiede particolare sforzo con gli strumenti che ho già?

Io uso un cavatappi da cameriere, e il giorno in cui lo troverò un problema da usare mi vedrà prenotare un appuntamento con il mio medico per capire quale particolare problema neurologico o muscolare mi sta dando la vecchiaia. Quel momento arriverà, ma nel frattempo continuerò con il fidato cavatappi da 5$/$7£ che posso infilare in tasca.