Non sono stato colpito in combattimento, ero il medico che curava i ragazzi colpiti in combattimento. Cerco di farli strisciare fino a me prima. Se questo non è possibile, cerco di farli trascinare da altri soldati, ma questo spesso non è fattibile perché anche loro stanno combattendo. Una volta che abbiamo la superiorità di fuoco, vado a trascinarli dietro qualcosa e mi metto al lavoro. Qualcuno mi protegge sempre mentre lavoro. Avevo una borsa di forniture mediche, sapevo come trattare le ferite. Dopo averli curati, impacchettati ed etichettati è il momento di portarli in un luogo più sicuro con un aiuto migliore. Se si tratta di una pattuglia a cavallo, li si butta in un veicolo e si aspetta che il combattimento sia finito (se non è troppo grave, cioè se ho controllato l'emorragia). Se è molto grave interrompiamo il contatto e portiamo il soldato ferito alla base o all'avamposto più vicino. Se questo non è possibile, troviamo un'area sicura dove un elicottero possa atterrare per portarli dai medici. Quasi tutti quelli su cui ho messo le mani sul campo di battaglia sono sopravvissuti, il che è una vera fortuna per me e per loro.