Un vantaggio degli aghi di pino (che sono foglie) è che permettono all'albero di fotosintetizzare, ma minimizzano la superficie su cui l'acqua può essere persa. Questo permette alle conifere di rimanere verdi e fotosintetiche anche negli habitat alpini e nei freddi inverni nevosi, quando gran parte dell'acqua del terreno è congelata e inaccessibile. Possono risparmiare acqua mentre sintetizzano ancora nutrienti organici.

Molti (la maggior parte? tutti? non sono sicuro) aghi di pino hanno anche i loro stomi incassati in scanalature. Questo riduce il flusso d'aria attraverso gli stomi e riduce la perdita d'acqua al vento. Gli aghi hanno anche cuticole cerose più spesse delle foglie decidue, il che dà loro una migliore resistenza alla perdita d'acqua.

Gli aghi hanno anche meno resistenza al vento delle foglie larghe. Nonostante le tempeste tropicali, i climi temperati e boreali sono in media più ventosi di quelli tropicali. Needles allow wind to blow through the tree instead of blowing the whole tree down.[1] They also don’t get weighed down with snow as much as broad-leafed trees, so they’re at less risk of losing limbs in winter.

As for angiosperms like palm and banana trees in the tropics, and oaks and maples in the temperate zone, the trend is for average leaf size to get smaller as you go from the tropics to the northern or southern latitudes or high altitudes. In other words, tropical low-altitude angiosperms have broader leaves. It’s thought that the smaller leaves in cool to cold habitats makes them more resistant to temperature extremes and better able to gain heat and remain warmer on cold nights. Larger leaves in the tropics can better cool themselves by transpiration (evaporative water loss through the stomata), and their habitats are usually wet enough to afford plenty of water for this cooling mechanism—just like we cool our bodies by sweating.[2]

Giant elephant ear plant, Borneo.[3]

Footnotes