Dove si trova il rafano selvatico?
Il rafano o cren è una verdura molto conosciuta nel Nord Europa, ma diffusa ad esempio anche in Basilicata, si tratta di una coltivazione semplicissima e adatta agli orti famigliari. La pianta è perenne, è stretto parente dei cavoli (appartiene alla famiglia delle brassicacee o crucifere), ricorda un po' il rapanello.
Inoltre, a cosa serve il rafano?
Il rafano trova impiego nel trattamento contro reumatismi, bronchiti e difficoltà respiratorie in genere. Inoltre, sembra che il rafano sia adatto per stimolare la diuresi, trattare infezioni a carico delle vie urinarie e favorire la digestione. Di conseguenza, com'è la pianta del rafano? Il rafano è una pianta rustica e perenne che presenta foglie grandi e ruvide dal colore verde intenso. Il rafano raggiunge un'altezza media di 50 cm, è una pianta originaria dell'Europa centro-orientale ma è diffusa comunemente nelle coltivazione di tutta Europa, Asia e Nordamerica.
Come si usa in cucina il rafano?
Il rafano può essere consumato crudo grattugiato o affettato a julienne. Può essere usato per insaporire verdure come patate, barbabietole, sedano e legumi in genere. Le foglie di rafano quando sono ancora molto tenere, quindi in primavera, possono essere unite alle insalate. Dove si coltiva il rafano in Italia? E' una pianta erbacea e perenne, di cui si consuma la radice per fini culinari. E' oggi diffusa in tutta Europa, pur essendo originaria dell'Europa orientale. In Italia, come già accennato, esistono delle coltivazioni specifiche in Basilicata e in Trentino Alto-Adige, dove può crescere anche spontaneamente.
Successivamente, come si cucina il ravanello selvatico?
Le foglie hanno un sapore gradevole. Possono essere utilizzate a crudo, lesse o ripassate in padella. Sono perfette per aromatizzare carni, minestre, formaggi freschi, ma anche per conferire un sapore selvatico a birra, vino e liquori. Come si può conservare il rafano? Per conservare il rafano:
- In frigorifero: se è fresco, alcuni mesi in un sacchetto di plastica bucherellato.
- Il rafano può anche essere congelato, ma perde le sue caratteristiche di piccantezza.
A cosa serve il rafano nero?
Il RAFANo è tradizionalmente un ottimo drenante epatico con proprietà coleretica (stimola la secrezione biliare) e colagoga (facilita l'evaquazione della bile). Le sue caratteristiche lo rendono particolarmente efficace per dare sollievo alle emicranie di origine epatica. A cosa fa bene il cren? Ha un alto contenuto di vitamina C, acido folico e fibre alimentari. Per questa ragione, è conosciuto come dimagrante naturale, antinfiammatorio e stimolante del sistema immunitario. È infatti in grado di favorire la diuresi e dunque di combattere la ritenzione idrica, mentre i solforati agiscono da antiossidanti.
Dove mettere il rafano?
Conosciuta e utilizzata anche all'estero (Austria, Ungheria, ecc..), accompagna egregiamente il bollito, il roast-beaf, le carni alla griglia, il pesce e le uova. Nella tradizione gastronomica tedesca la salsa al rafano è servita con le salsicce e i bolliti e accompagna spesso i piatti a base di uova.