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Dove piantare rafano?

Clima. Il rafano è una pianta che non ama particolarmente il caldo e la siccità. Per questo è perfetto da coltivare negli orti di montagna e comunque nell'Italia settentrionale, se volete coltivarlo in zone calde meglio trovargli un posto un po' ombreggiato e ricordarsi di innaffiarlo regolarmente.

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Di conseguenza, quando raccogliere la radice del rafano?

Raccolta. Il momento migliore per la raccolta del cren è in autunno. Va però detto, che il periodo utile per gustare queste deliziose radici si prolunga per tutto l'inverno, fino a marzo. Naturalmente bisogna raccogliere le radici ben ingrossate, tenendo conto delle differenze tra una varietà e l'altra. Come e dove usare il rafano? Il rafano può essere consumato crudo grattugiato o affettato a julienne. Può essere usato per insaporire verdure come patate, barbabietole, sedano e legumi in genere. Le foglie di rafano quando sono ancora molto tenere, quindi in primavera, possono essere unite alle insalate.

Quando e come si pianta il rafano?

L'impianto, in Pianura Padana, si esegue generalmente in marzo-aprile interrando verticalmente talee di radice della lunghezza di circa 5-6 cm in singole buchette della profondità di 30 centimetri, rispettando queste distanze: tra una buchetta e l'altra di 50-60 cm; tra una fila e l'altra di 70-80 cm. Come trapiantare il rafano? Tenete una distanza minima di 50 centimetri tra i semi perché la pianta di rafano ha uno sviluppo molto importante. Le sue grandi foglie si espandono fino a formare una grande cespo che può raggiungere anche gli 80 centimetri di altezza. In alternativa al seme potete ovviamente impiantare direttamente una piantina.

Che sapore ha il rafano?

Abbiamo visto che il rafano viene ampliamente coltivato per la radice: si tratta di una radice fittonante, dal colore biancastro-giallo, polposa ed allungata. Il rafano presenta un sapore acre, pungente, paragonabile a quello della senape; le radici vengono raccolte a fine estate-inizio autunno. Tenendo presente questo, come scavare il rafano? La raccolta dei ravanelli è un processo semplice. Scavare un fosso di uno o due piedi lungo un lato del filare di piante. Scavare le radici sul lato opposto della fila, allentandole con una forchetta o una pala.

Riguardo a questo, come si può conservare il rafano?

Per conservare il rafano:

  1. In frigorifero: se è fresco, alcuni mesi in un sacchetto di plastica bucherellato.
  2. Il rafano può anche essere congelato, ma perde le sue caratteristiche di piccantezza.
Come conservare il rafano sott'olio? Consiglio di aprire il contenitore all'aperto per disperdere i vapori irritanti. Infine ho aggiunto l'aceto e messo il cren in un piccolo vasetto di vetro sino a un dito dal bordo, in modo da ricoprirlo poi completamente d'olio extravergine d'oliva. Il cren si conserva in frigorifero per qualche giorno.

Cosa abbinare al rafano?

Il rafano può essere consumato crudo grattugiato o tagliato a julienne. Adatto per insaporire le verdure nelle insalate, si sposa bene con le rape rosse, le carote, le patate, l'insalata, le mele e i legumi in generale.

Di Kimbell

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