Dove piantare il rafano?
Clima. Il rafano è una pianta che non ama particolarmente il caldo e la siccità. Per questo è perfetto da coltivare negli orti di montagna e comunque nell'Italia settentrionale, se volete coltivarlo in zone calde meglio trovargli un posto un po' ombreggiato e ricordarsi di innaffiarlo regolarmente.
Come e dove usare il rafano?
Il rafano può essere consumato crudo grattugiato o affettato a julienne. Può essere usato per insaporire verdure come patate, barbabietole, sedano e legumi in genere. Le foglie di rafano quando sono ancora molto tenere, quindi in primavera, possono essere unite alle insalate. Di conseguenza, quando e come si pianta il rafano? L'impianto, in Pianura Padana, si esegue generalmente in marzo-aprile interrando verticalmente talee di radice della lunghezza di circa 5-6 cm in singole buchette della profondità di 30 centimetri, rispettando queste distanze: tra una buchetta e l'altra di 50-60 cm; tra una fila e l'altra di 70-80 cm.
Di conseguenza, quali sono i benefici del rafano?
Il rafano trova impiego nel trattamento contro reumatismi, bronchiti e difficoltà respiratorie in genere. Inoltre, sembra che il rafano sia adatto per stimolare la diuresi, trattare infezioni a carico delle vie urinarie e favorire la digestione. A cosa fa bene il cren? Ha un alto contenuto di vitamina C, acido folico e fibre alimentari. Per questa ragione, è conosciuto come dimagrante naturale, antinfiammatorio e stimolante del sistema immunitario. È infatti in grado di favorire la diuresi e dunque di combattere la ritenzione idrica, mentre i solforati agiscono da antiossidanti.
Dove si coltiva il rafano in Italia?
E' una pianta erbacea e perenne, di cui si consuma la radice per fini culinari. E' oggi diffusa in tutta Europa, pur essendo originaria dell'Europa orientale. In Italia, come già accennato, esistono delle coltivazioni specifiche in Basilicata e in Trentino Alto-Adige, dove può crescere anche spontaneamente. Come trapiantare il rafano? Tenete una distanza minima di 50 centimetri tra i semi perché la pianta di rafano ha uno sviluppo molto importante. Le sue grandi foglie si espandono fino a formare una grande cespo che può raggiungere anche gli 80 centimetri di altezza. In alternativa al seme potete ovviamente impiantare direttamente una piantina.
Di conseguenza, come cresce il rafano?
Esigenze pedoclimatiche. Il rafano si adatta bene a qualsiasi condizione climatica, l'importante è che non venga posizionato in pieno sole. Dunque, è meglio scegliere una posizione in mezz'ombra. E' molto più resistente al freddo, che al caldo, per questo viene coltivato soprattutto nell'Italia settentrionale. Cosa abbinare al rafano? Il rafano può essere consumato crudo grattugiato o tagliato a julienne. Adatto per insaporire le verdure nelle insalate, si sposa bene con le rape rosse, le carote, le patate, l'insalata, le mele e i legumi in generale.
Come si può conservare il rafano?
Per conservare il rafano:
- In frigorifero: se è fresco, alcuni mesi in un sacchetto di plastica bucherellato.
- Il rafano può anche essere congelato, ma perde le sue caratteristiche di piccantezza.