Le specie di piante hanno una varietà di modi per sopravvivere da una all'altra, ma le piante del deserto in generale hanno la capacità di immagazzinare acqua o di sopravvivere all'essiccazione. Ma prendiamo il cactus Saguaro come esempio, perché è un esempio fantastico secondo me.

Crescono estremamente lentamente. Impiegano circa 60 anni per raggiungere un'altezza superiore ai 5 piedi, ma hanno una durata di vita estremamente lunga, permettendo agli esemplari di raggiungere altezze superiori ai 14 piedi e di pesare più di una tonnellata quando sono pieni d'acqua.

E sono maestri nel catturare l'acqua, grazie al loro sistema di radici. Hanno due tipi di radici. Il primo tipo è il fittone che scava direttamente nel terreno raggiungendo una profondità di circa 5 piedi. Queste attingono l'umidità immagazzinata in profondità nel terreno. Il secondo tipo di radici sono sottili e formano un'ampia rete intorno al cactus vicino alla superficie con la funzione di catturare l'acqua piovana.

Questi magnifici giganti sono composti da tessuto spugnoso che si espande visivamente quando assumono acqua e si contrae quando l'acqua si consuma. Quando sono piene, la pressione idrostatica le tiene su. Quando perdono acqua, la spugna si contrae diventando più densa e rigida per evitare che la pianta si rovesci. Suppongo che la costruzione di questi tessuti richieda tempo, da cui il loro tasso di crescita.

Non è ancora chiaro perché gli arti differiscano da cactus a cactus, dato che non c'è uno schema chiaro. Ma il mio sospetto è che agiscano come contrappesi per bilanciare il cactus, quando le instabilità strutturali o la pendenza del terreno lo spingono troppo da una parte. Questa è solo una mia teoria.