Non ho pensato che fosse spaventoso nel senso classico (cioè, mostri che saltano fuori dagli armadi). Era più ricco di suspense e offriva una grande quantità di orrore psicologico. L'idea che un uomo brillante e istruito fosse un serial killer e un cannibale. L'idea che un altro serial killer raccogliesse la pelle delle sue vittime per potersi trasformare. L'idea che ci fossero alcune persone in questo mondo senza alcun rimorso o empatia per le loro vittime. Anthony Hopkins come Hannibal Lecter ha fatto un lavoro magistrale nel rendere gli spettatori sia disgustati che, in mancanza di un'altra parola, ammirati della sua astuzia e intelligenza. Un bambino di sei anni sarebbe meno propenso a cogliere molte di queste sottigliezze, ma sono comunque presenti e ben eseguite. Un tredicenne, d'altra parte, avrebbe abbastanza maturità e comprensione del mondo per essere completamente terrorizzato da queste idee.