Dove si mette il rafano?
Conosciuta e utilizzata anche all'estero (Austria, Ungheria, ecc..), accompagna egregiamente il bollito, il roast-beaf, le carni alla griglia, il pesce e le uova. Nella tradizione gastronomica tedesca la salsa al rafano è servita con le salsicce e i bolliti e accompagna spesso i piatti a base di uova.
Quando si seminano le radici?
Dopo aver vangato, affinate il suolo con una zappa, perché se le radici si sviluppassero in un terreno compatto, crescerebbero malformate. La semina si effettua verso fine primavera sistemando i semi in buchette realizzate su file distanti tra loro 30 cm. Allora, quando togliere il cren? Raccolta. Il momento migliore per la raccolta del cren è in autunno. Va però detto, che il periodo utile per gustare queste deliziose radici si prolunga per tutto l'inverno, fino a marzo. Naturalmente bisogna raccogliere le radici ben ingrossate, tenendo conto delle differenze tra una varietà e l'altra.
Di conseguenza, come si fa il sovescio?
Prepara il letto di semina con una vangatura più o meno superficiale. Distribuisci il miscuglio di semi scelto, puoi praticare la semina a spaglio ma cerca di ottenere un risultato uniforme. Con l'aiuto di uno spianatoio, copri leggermente i semi ed elimina le sacche d'aria. Quando seminare il rafano da sovescio? Si semina in quasi tutte le stagioni, preferibilmente da aprile a ottobre. Per la sua resistenza al freddo si può seminare in autunno anche nei climi freddi. È sufficiente una leggera lavorazione del terreno ed è vivamente consigliata la rullatura dopo la semina.
Come si fa la salsa di rafano?
Grattuggiate la radice a mano con una grattugia da formaggio, o tagliatela a pezzetti e mettetela in un frullatore o in un mixer. Aggiungete il sale e lo zucchero e mescolate. Mettete il tutto in un vasetto di vetro e versate l'aceto fino a ricoprire il cren. Chiudete il vasetto e mettetelo in frigo. Di conseguenza, come si condisce il rafano? Il rafano può essere consumato crudo grattugiato o tagliato a julienne. Adatto per insaporire le verdure nelle insalate, si sposa bene con le rape rosse, le carote, le patate, l'insalata, le mele e i legumi in generale.
Anche la domanda è: a cosa serve il cren?
Decongestionante del fegato, stimola la digestione. In più, il suo contenuto in sinigrina lo rende un antibiotico naturale, che regola la pressione arteriosa e che insieme al potassio, fa del cren un potente vasodilatatore. Espettorante e fluidificante del catarro, si utilizza per trattare bronchiti e sinusiti. Tenendo presente questo, come utilizzare il rafano fresco? Al momento dell'acquisto la radice di rafano deve essere soda e bianca, molto fresca e senza ammaccature, per essere consumata sia fresca che conservata in agrodolce, sott'aceto o congelata una volta grattugiata. Il principale impiego è nella salsa cren, adatta a piatti di carne arrostita o bollita ma anche di pesce.
A cosa serve il rafano nero?
Il RAFANo è tradizionalmente un ottimo drenante epatico con proprietà coleretica (stimola la secrezione biliare) e colagoga (facilita l'evaquazione della bile). Le sue caratteristiche lo rendono particolarmente efficace per dare sollievo alle emicranie di origine epatica.